[vc_row][vc_column offset=”vc_col-lg-9 vc_col-md-9″ css=”.vc_custom_1452702342137{padding-right: 45px !important;}”][stm_spacing lg_spacing=”80″ md_spacing=”80″ sm_spacing=”30″ xs_spacing=”20″][vc_custom_heading source=”post_title” use_theme_fonts=”yes” el_class=”no_stripe”][vc_single_image image=”7657″ img_size=”full”][vc_column_text css=”.vc_custom_1632775295238{margin-bottom: 20px !important;}”]I modelli di ristorazione 4.0 si stanno rivoluzionando sempre di più: stanno subendo una radicale trasformazione che mira sempre di più all’innovazione e alla sostenibilità. Ecco come le moderne tecnologie e i nuovi modelli di consumo stanno rinnovando il mondo della ristorazione nell’industria 4.0.
I nuovi modelli di consumo nella ristorazione 4.0
Il settore della ristorazione ha avuto una trasformazione radicale negli ultimi anni, complice la pandemia e il conseguente lockdown. In questo preciso periodo storico, si sono radicalmente modificate le tendenze di consumo portando allo sviluppo di nuovi modelli di business.
Il tema della sostenibilità ambientale, sta diventando sempre più importante nella vita di tutti i giorni.
Lo strumento digitale è diventato sempre più predominante sia per l’offerta ristorativa che per l’esperienza di consumo. Nel nostro paese, le tematiche relative al digitale e alla sostenibilità si stanno già diffondendo all’interno del settore ristorativo.
A tal proposito è possibile citare il report annuale della FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi che nel 2019, rese note le abitudini dei consumatori, in merito alla particolare attenzione fornita alle tematiche della ristorazione green e all’utilizzo del digitale. Da questo rapporto è emerso che il 71% dei clienti erano a favore di una ristorazione sostenibile, ovviamente sia da un punto di vista ambientale che sociale. Anche le piattaforme digitali erano parte integrante del processo decisionale, con il 65% che si basava sulle recensioni online prima di scegliere il ristorante.
La digitalizzazione nel settore della ristorazione
Il 2020 ha decisamente velocizzato il processo di innovazione digitale nel settore della ristorazione. In modo particolare, anche a causa del distanziamento sociale imposto dal contenimento della pandemia del covid 19, si è andati verso la ricerca di nuove soluzioni per andare incontro al cliente. Le innovazioni tecnologiche, come ad esempio i menù digitali o i sistemi di prenotazione e pagamento tramite delle apposite app, hanno permesso di accellerare verso una veloce riapertura dei locali. La digitalizzazione del menù, ottenuta attraverso il QR code, è diventata un fattore imprescindibile per i ristoranti, sia per una questione igienica sia per un fattore di sostenibilità, riducendo così gli sprechi di carta e ovviamente un abbattimento di costi e tempisticheQuesta nuova modalità permette infatti di velocizzare i tempi di attesa, con il cliente stesso che può fin da subito scansionare il menù tramite smartphone. Lo stesso smartphone o tablet viene utilizzato all’interno dello stesso ristorante per raccogliere le comande al tavolo e trasmetterle in tempo zero alla cucina, abbandonando così definitivamente la carta che rischiava a volte di far “perdere” le comande.
Un’altra tendenza in crescita all’interno della“Ristorazione 4.0” è legata alle modalità di comunicazione e di pubblicizzazione della propria attività. L’utilizzo dei social e delle piattaforme di food delivery permette di ridurre drasticamente la distanza dal cliente, fornire un servizio aggiuntivo di assistenza e creare primo contatto utile per la fidelizzazione del cliente.
La crescente importanza della sostenibilità in cucina
L’importanza della sostenibilità sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni, con i consumatori sempre più attenti al biologico, il km zero e il packaging biodegradabile. Secondo il rapporto Coop 2019 che analizza gli stili di vita e i consumi degli italiani, il 78% dei consumatori predilige cibo 100% italiano, mentre il 68% ritiene giusto far pagare un supplemento per i prodotti in plastica monouso così da disincentivarne l’acquisto.
Sono centinaia le iniziative nel mondo che supportano una scelta consapevole e sostenibile da parte dei ristoratori. Negli Stati Uniti esistono diversi tipi di certificazioni, quali l’etichetta Green Restaurant Certification 4.0 Standards e la Green Seal GS-46, mentre in Europa ha un ruolo importante la Nordic Ecolabel for Restaurants, certificazione volontaria che punta al miglioramento della qualità ambientale del servizio di ristorazione e ad una riduzione significativa degli impatti ambientali.
Negli ultimi anni si è visto un crescente boom di app dedicate alla lotta contro lo spreco di materie prime, che consentono di smaltire i pasti giornalieri in eccedenza vendendoli a prezzi competitivi. Parallelamente, con lo sviluppo sostenibile in cucina, all’interno della ristorazione 4.0, stanno prendendo piede soluzioni basate sull’intelligenza artificiale che permettono di monitorare gli sprechi di materie prime e gli avanzi di cibo.
La sostenibilità sta dunque diventando un fattore imprescindibile per i consumatori, sia al ristorante che dentro casa. Sistemi domotici e app per monitorare i consumi energetici sono sempre più diffusi. Il controllo può avvenire sia tramite spartphone provvisto di una buona connessione veloce attivabile tra le migliori offerte internet proposte dagli operatori presenti sul mercato se si è fuori casa, altrimenti è possibile sfruttare la connessione domestica per la gestione intelligente delle apparecchiature presenti nella propria abitazione. Cresce al tempo stesso l’attenzione alle energie rinnovabili, con diversi fornitori del mercato libero che offrono convenienti tariffe luce e gas, basate sull’energia verde. Se stiamo per trasferirci in una nuova abitazione dove non è presente il contatore luce e gas, dovremo fare richiesta per un primo allacciamento delle utenze contattando i principali distributori. Se invece il contatore dovesse essere presente e attivo, dovremo contattare il fornitore per richiedere una voltura delle utenze con la quale andremo semplicemente a modificare il nome dell’intestatario delle bollette.
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